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mercoledì 17 aprile 2013

IL NUOVO ORDINE MONDIALE MANOVRA LE SCIE CHIMICHE

Questo documento importantissimo, mi é stato inviato dalla Francia, dalla carissima amica Line Tarry.
Come potete vedere, il tristemente famoso caso sulle Scie Chimiche, non sono una mera invenzione come ancora tanta gente definisce solo scie di condensa, bensì Nano particelle velenosissime, che irrorate sulle nostre teste procurano malattie di vario genere, e sono mortali.
Trattasi, insomma, di un progetto allucinante ordito da un manipolo di loschi individui che fan capo al NOW (Nuovo Ordine Mondiale). Gente senza scrupoli ... Criminali impuniti ed impunibili... Dal momento che sono i padroni del mondo intero.

Pier Paolo. Un mio amico che si chiama Andrea Seki che denuncia anche lui l'eeffetto delle scie chimiche mi ha domandato di diffondere questo link. Te lo trasmetto a te che lotti da tanto tempo. Un abbraccio
http://www.youtube.com/watch?v=4uLIjT7Eolc

Documentario sulla Geoingegneria e le Scie Chimiche illustra prove scientifiche ...e fatti concreti di cio' che accade sulle nostre teste da alcuni anni.Molti h...Visualizza altro

INTERVISTA ALLO SCRITTORE P.PAOLO SABA

http://www.youtube.com/watch?v=bXvSrgjHUTo&list=UUvByzPj26y2fA7cr0aFV9BA&index=3

Trattasi di una scoperta archeologica, riferita ad un Unicum in Sardegna. Una Stazione Stellare Megalitica nell'area Cagliaritana: *Cuccuru Terra Teula* a Monserrato, e di un inusitata area palaffitticola non troppo distante dalla Stazione Stellare citata, di cui accenno lo stesso archeologo Spano nel suo: -Bullettino Archeologico Sardo-

martedì 2 aprile 2013

Appello accorato a tutti coloro che indossano una divisa militare, o paramilitare.


LETTERA APERTA
Appello accorato a tutti coloro che indossano una divisa militare o paramilitare.
Con gran rispetto per l’immagine che rivestite, mi sia permesso ricordar-Vi che tutti Voi siete figli e fratelli di  questa Terra  chiamata ITALIA, nella quale affondiamo radici plurimillenarie, vanto di una cultura riconosciuta ed apprezzata nel mondo intero .
Non sorprenda assolutamente alcuno di Voi quest’appello accorato, perché il fine di questa mia è diretto ad un invito alla riflessione che vi prego di ponderare col cuore e con la ragione. Dal momento che la maggior parte di Voi ha dovuto o voluto coscientemente indossare una divisa , stellette e mostrine per  distinguer-Vi nel Corpo d’appartenenza che, nonostante la bardatura individuale, non Vi cambia assolutamente dalla condizione di Figli di migliaia di migliaia di famiglie che vi hanno generato e, magari, non son state in grado di sostenervi oltre le aspettative individuali che han portato la maggior parte di Voi ad arruolarvi ed a prestar Giuramento alla Patria.
Ma chi è questa Patria, se non le famiglie che vi han portato alla luce della vita? Madri, padri, sorelle, fratelli, nipoti, pronipoti, insomma, la gente in genere, son La Patria, la vostra Vita.
Riflettere su questa parte quale prologo indispensabile, è un obbligo di coscienza, viste le tristi gravissime condizioni generali che l’intero Popolo italiano sta vivendo oramai da troppo tempo, per cui Vi invito a reagire secondo la coscienza che son certo non manchi assolutamente dentro il vostro animo.
Non vi chiedo di abiurare il Giuramento fatto, anzi, ma a sostenerlo con vigore ignorando certi ordini impostivi da certi comandanti che sicuramente han dimenticato di essere anch’essi figli di altrettante Mamme d’Italia. 
Non abbiate paura della Corte Marziale.  Lui Marte, il Dio della Guerra, non è certamente con Voi, né con Loro.
Costoro, infatti, non son altro che uomini come voi. Invitateli a ragionare ed anzi a sostenervi . Non scordate che il numero maggiore, la forza effettiva siete voi militari semplici e/o graduati, ma col sale in zucca  come si dice normalmente.  Pensate alla disperazione delle Vostre famiglie che spesso non hanno un tozzo di pane in casa e nemmeno un po’ di latte per i bambini.  Che dire dei giovani , della scuola, dei senza lavoro e senza un tetto. Dei tanti che si son suicidati per la disperazione in cui son stati trascinati da un sistema delinquenziale composto da usurai e politicanti corrotti e mafiosi.  Che dire di più?  Tutto il resto è praticamente e costantemente sotto gli occhi di tutti. E allora?  Allora la disperazione generale porta ad assemblarsi  e la gente scende in piazza per manifestare lo sdegno che sta macerando dentro, armati di fischietti, striscioni, bandiere, megafoni e di tutto il fiato disponibile, per urlare la rabbia che arde dentro i loro cuori … Nient’altro che questo. Pertanto vista la Massa che avanza imperterrita, ecco che la Forze dell’Ordine al comando dei già citati comandanti, caricano violentemente la marea che avanza,  a dimostrazione della paura che suscita tanta gente insieme, la marea umana che vuol ricordare che anche le formiche si coalizzano e si ribellano, quando vengono stuzzicate oltre la sopportazione massima.
Concludendo, quindi, spero e mi auguro che questo mio scritto. Non abbia ad essere cestinato come semplice carta straccia, bensì tenuto nella massima considerazione e portato in alto come il vessillo al quale si è prestato giuramento  - La Famiglia e la Vita -  Viva L’Italia!
 P.Paolo Saba

SARDEGNA LIBERA!!!

SARDEGNA LIBERA!!!
Gratzia Pinna e Paola Alcioni Sa Cantadora hanno condiviso la foto di ArtigianArte.
CONDIVIDETE..

SARDEGNA LIBERA!!! Le multinazionali ci fottono il vento / le basi militari danno inquinamento
 QUIRRA: Nell'area militare della Sardegna conta…minata con esplosivi tossici vorrebbero fare una 'riqualificazione' senza prima pulire i campi dall'uranio impoverito e dalle altre sostanze cancerogene
 Morti, tumori, torio nelle tibie dei pastori, agnelli deformi, ordigni inesplosi, omissioni, commissioni parlamentari, molte menzogne e l'attuale processo.
 La storia del Salto di Quirra – costa sud-orientale della Sardegna, appena sotto l'Ogliastra – è la storia di dodicimila ettari d'inferno. Dal 1965 la Nato ha impiantato qui la sua piattaforma addestrativa. Il Poligono sperimentale interforze, cui si sono aggiunte la base di Teulada, quella di Capo Frasca e la base aerea di Decimomannu.
 Da allora, in questa sorta di "zona franca", lecito e illecito si sono attorcigliati in un nodo, stretto soprattutto dal silenzio militare. Giganteschi cumuli di munizioni, brillati con esplosioni tossiche. Nano particelle nocive di missili e bombe, sprigionate nell'aria col sospetto – che per alcuni è certezza – che radioattività e uranio non abbiano risparmiato la natura circostante, né, tantomeno, la salute della popolazione civile, colpita da una straordinaria incidenza di patologie e forme tumorali. Popolazione in furibonda lotta con le istituzioni: quello Stato che doveva proteggerla, ma anche Regione e amministrazioni locali, spesso in equilibrio in quel rischioso gioco che è sopravvivere, e far valere, al contempo, i propri diritti.
 Oggi molto di questo è confluito in un fascicolo della Procura, aperto a Lanusei dal pm Domenico Fiordalisi che, a chiusura delle indagini, ha chiesto il rinvio a giudizio di 20 soggetti tra generali, colonnelli, amministratori locali, docenti universitari, tecnici e medici. Il prossimo 20 febbraio vi sarà l'ultima udienza delle indagini preliminari. Poi il gup Nicola Clivio valuterà se vi sono gli estremi per confermare i rinvii e iniziare il dibattimento. Ma il clima, da queste parti, si è fatto di piombo. "Un uomo solo contro tutti": così chiamano qui Fiordalisi. Minacciato, scortato e sotto scacco. Perché si sarebbe messo contro l'Avvocatura dello Stato, contro i militari, contro i tanti, troppi interessi economici e strategici che ci sono in gioco. Non solo italiani.
A leggere i capi d'imputazione da lui formulati, in effetti, c'è da tremare: omissione aggravata di cautele contro infortuni e disastri, falso ideologico, omissione di atti d'ufficio, favoreggiamento aggravato.
 Oggi l'area è posta sotto sequestro dalla Magistratura, in attesa del processo.
 Nel frattempo, a Roma, si è chiusa l'ultima seduta del Senato sulla Commissione parlamentare d'inchiesta sull'uranio impoverito. La relazione finale, dopo anni di indagine, suona come una beffa. Nessuna contaminazione, ma, al contempo, l'impossibilità di escludere che "una concomitante e interagente azione di fattori potenzialmente nocivi possa essere alla base delle patologie e dei decessi osservati". Falco Accame, ex generale e presidente dell'associazione vittime dei militari, parla di "menzogne", "omissioni" e di un trucco: "Anche a Quirra, nel rilevare l'uranio ? dichiara all'Espresso - hanno utilizzato un dispositivo, l'intensimetro, tarato su grosse quantità di sostanza. Significa che sotto una certa soglia non registra nulla. Ma questo non significa che l'uranio non via sia".
 Ma adesso su Quirra c'è una grossa novità. Un progetto di riqualificazione civile.
 Fernando Codonesu, sindaco di centro sinistra di Villaputzu, uno dei comuni della Quirra, è stato anche consulente ? come ingegnere - della Commissione d'inchiesta. Una figura assai contestata. Da alcuni tacciato di "connivenza" con la politica e gli interessi dello Stato, da altri giudicato in prima linea nella richiesta di dismissione del Poligono. "Occorre ragionare di realpolitik ? confida oggi “ Una dismissione completa è impossibile. Così come è poco produttivo agire 'muro contro muro'. Io penso al futuro. Un progetto di riqualificazione di alcune aree. Lavoriamo con la Regione per costruire un distretto areospaziale e tecnologico. Dove si sviluppino applicazioni dual-use, di tipo civile e militare. L'Esa (l'Agenzia spaziale europea), si è già mostrata disponibile. Potremmo costruire qui parte dei prossimi aerei supersonici che sostituiscono i Concorde".
 (fonte l’Espresso)

Lettera aperta, inviata alCentro di Conglobazione Ricerca Psichica

C.C.R.I.P.

 Lettera aperta, inviata alCentro di Conglobazione Ricerca Psichica
Buongiorno a tutte/i, componenti attivi e/o semplici curiosi, in codesto Centro di Conglobazione Ricerca Psichica, di cui mi onoro di appartenere in veste di Vice Presidente  e di apportare tutta la mia collaborazione, al fine di una più ampia divulgazione  delle tematiche che lo Stesso Centro propone quale materie di studio per la ricerca delle potenzialità, insite in ogni singolo essere vivente e, soprattutto nell’Uomo, ancora dal momento del concepimento in Vita.
Chiedo venia ma, solo oggi, nonostante mi proponessi di farlo diverso tempo fa, trovo modo di rendermi disponibile e, quindi apro al mio discorso che, seppur breve, sarà pieno di incisività, nella speranza di coinvolgervi ad una partecipazione attiva e fattiva, come nei propositi che han portato alla creazione del presente Centro Ricerca Psichica.
Dunque:
Il mio nome è Pier Paolo Saba, già collaboratore attivo del Centro di Parapsicologia di Bologna, fondato dall’esimio Dott. Piero Cassoli e dal Prof. Emilio Servadio, coi quali ho collaborato per lunghi anni, anche con altri Associati ed esterni.. come il Dott. Luigi Lapi.
Oltre a costoro, ho collaborato col Centro di  ricerche sulla fenomenologia Paranormale, anche col Prof. Hans Bender, nella sede della SwarzWald –Foresta Nera… in Germania, per la ricerca sui fenomeni PK (Psico-Kinesis).

Dire che sono piuttosto ferrato in codesto settore, non esclude che le varie tematiche studiate e sperimentate dalla Parapsicologia siano a me sconosciute, anzi, debbo proprio a queste la formazione della mia personalità che, con tanta passione e caparbietà, si è formata e consolidata nel mio essere, rendendomi orgoglioso di aver appreso fatti ed esperienze inusitate che, oramai, son dentro di me.
Un encomio particolare va all’amico Antonio Canu.(Tony) Fondatore e Presidente del Centro Ccrip, che da tanto tempo si interessa fattivamente nel settore. A costui il mio più ampio plauso, avendo visto e toccato con mano, la vera e sincera passione che lo anima, seguito da uno stuolo di appassionati nel settore della ricerca Psichica e/o Paranormale.
Altro personaggio che cito doverosamente, è Donastella Serra, stretta collaboratrice di Antonio Canu, che conobbi tantissimi anni fa, quando ancora una giovanissima ragazza, dimostrava la sua immensa passione per le tematiche in tema, insomma, per tutto ciò che avviluppato dal mistero la hanno forgiata nel decorso degli anni, sviluppando in Lei una sensibilità particolarissima che va oltre la media comune infatti le sue visioni psichiche. Prevedono dei fatti scioccanti permettendo di avvertire anticipatamente fenomeni tellurici   anche a lunga distanza … e non solo. Insomma, un altro caso da indagare più approfonditamente,  sperando di poterlo fare di persona.

Quante sono le persone in seno al Centro? Sicuramente tante, e sarò felice di conoscerle personalmente quanto prima, al fine di scoprire insieme, le nascoste prerogative di ciascuno di loro, collaborando al massimo per la riuscita degli intenti, per ricavare le represse soddisfazioni nel settore e, per rafforzare il nome del Centro sulla Ricerca Psichica.

Orgoglioso di aver-Vi conosciuto, non mi resta che salutare tutte/i in attesa di poterlo fare oltre alla forma epistolare e/o semplicemente virtuale come in codesta occasione.
Col dovuto rispetto
Pier Paolo Saba







Dose di veleno quotidiano = SCIE CHIMICHE!

Dose di veleno quotidiano = SCIE CHIMICHE!

Quello che non avremo mai voluto sui nostri cieli.
Questo é quanto é stato progettato in un folle disegno criminale, da un manipolo di individui senza scrupoli, che ha deciso di eliminare due terzi della popolazione mondiale con la scusante della carenza di cibo.
Pertanto, dal momento che non basterebbe a sfamare tutti ... il sistema più logico é quello del massacro di massa. Infatti i componenti velenosi e mortali sono già in azione e li stiamo inalando, mangiando e bevendo quotidianamente...

Ora, se vogliamo birndare insieme, magari con semplice bicchiere d'acqua, diciamo tutti insieme Cin Cin e, dopo aver bevuto iniziamo a mangiare.. se ancora ci sostiene il respiro.
Buon apettito!

AARP III: Il Controllo Mentale della Popolazione Mondiale -

AARP III: Il Controllo Mentale della Popolazione Mondiale -
 
Il controllo mentale è sempre stato uno dei peggiori interessi dei governanti, perché essi vogliono creare dei contribuenti obbedienti e mansueti, come dei soldati e degli schiavi. Oggi vengono utilizzate alcune tecniche di manipolazione psicologica. Una tecnica con successo dimostrato è costituita da una combinazione di tecnologia HAARP [che colpisce il modello cerebrale (EEG) con frequenze elettromagnetiche di frequenza estremamente bassa (ELF)] e di propaganda alla vecchia maniera. Le creature viventi sono progettate per l'ELF (risonanza Schuman) che si trova tra la Terra e la ionosfera, in quanto essa è identica alle onde cerebrali. Se questi modelli ELF cambiano, i bioritmi sono gravemente disturbati. Ma la ionosfera ora è stata manipolata da scienziati del governo degli Stati Uniti utilizzando un trasmettitore chiamato HAARP in Alaska. Le onde ELF di HAARP sono in grado di cambiare l'umore di milioni di persone. Inoltre, le onde geomagnetiche naturali sono state sostituite da onde elettromagnetiche a bassissima frequenza (VLF) create artificialmente, provenienti da torri GWEN - fino a 300 di esse sono dislocate negli Stati Uniti. Gli elitisti in America e in Israele pianificano la loro diffusione in tutto il globo. Queste onde sono utilizzate anche nella televisione digitale, quindi collaborano con le Torri Gwen. Gli Stati Uniti sono immersi in un campo magnetico artificiale GWEN / HAARP, che, apparentemente, rende più facile far ingoiare le notizie censurate dei media e le menzogne della propaganda. Il complesso militare-industriale contro il quale il Presidente Eisenhower ha ammonito in modo fortemente deciso ha tranquillamente conquistato la coscienza dell'America, e quindi la sua stessa anima.
Lo scienziato di grande esperienza, Clifford E. Carnicom: Le operazioni di dispersione di aerosol (scie chimiche) hanno trasformato l'atmosfera terrestre in un plasma per fare in modo di poterla usare come un'arma per operazioni elettromagnetiche come la guerra meteorologica HAARP, la guerra tettonica (terremoti), il controllo mentale e la tecnologia di sorveglianza avanzata. Gli scopi complessivi di questa operazione di dispersione di aerosol in atmosfera sotto copertura e la sua trasformazione in plasma , sono quelli di ottenere il "controllo assoluto" sulla popolazione umana globale.
Come descritto in precedenza, la Federal Emergency Management Agency (FEMA) nella zona di New Madrid, lungo il fiume Mississippi, si sta preparando per un terremoto gigantesco che può essere causato da HAARP. Il Membro del Congresso Jack Brooks: Oliver North è stato accusato di essere coinvolto con la Federal Emergency Management Agency (FEMA) in piani di conquista delle funzioni federali, statali e locali nel corso di un'emergenza nazionale. Questa pianificazione di "Continuità di Governo" (COG) richiedeva "la sospensione della Costituzione, il passaggio del controllo del governo alla FEMA, la nomina di emergenza di comandanti militari per gestire gli stati e i governi locali e la proclamazione della legge marziale". Sotto Reagan il fine della pianificazione del COG era ufficialmente cambiato: non era più il prendere disposizioni "dopo una guerra nucleare", ma per qualsiasi “emergenza per la sicurezza nazionale”. L’ex Governatore del Minnesota, Jesse Ventura, mostra i campi di concentramento FEMA con centinaia di migliaia di bare in video! E’ importante chiudere gli occhi delle persone verso queste ed altre iniziative!


I campi FEMA sono considerati campi di concentramento. Il numero di personale destinato ad operazioni speciali (spionaggio) quotidinianamente in azione negli Stati Uniti è di 12.000 persone, che operano clandestinamente e di nascosto. E' in preparazione anche un campo UE-KGB. Con tali preparativi dittatoriali, il sistema HAARP è uno strumento senza pari sia per creare delle calamità, con uno stato di emergenza, sia per ipnotizzare le persone inducendole all’obbedienza incondizionata e alla resa. Questo si è visto, per esempio, durante la prima Guerra in Iraq, dove, quando furono trattati con ELF i più abili soldati iracheni, i quali avevano combattuto valorosamente contro l'Iran e avevano promesso la "madre di tutte le battaglie", essi abbandonarono i loro bunker in un numero di circa 200.000, e strisciarono letteralmente nella polvere per baciare le scarpe dei soldati alleati. Secondo i media britannici e altre fonti è stato usato il sistema di "Silent Sound": guerra psicologica high-tech, “un programma di operazioni psicologiche incredibile e altamente classificato che si avvale di Tecniche di Silent Sound; la stimolazione sub-soglia è stata utilizzata come sofisticato sistema elettronico, al fine di 'parlare' direttamente alla mente di chi ascolta, per cambiare e coinvolgere le sue onde cerebrali, manipolando così i modelli elettroencefalografici (EEG) del suo cervello. In tal modo gli stati emotivi negativi – i sentimenti di paura intensa, ansia, disperazione, il disorientamento e la disperazione, furono creati tra le truppe irachene. La tecnica ha impiantato questi sentimenti nelle loro menti". Questo è il futuro del mondo. Obama ha utilizzato la stimolazione sub-soglia , sotto forma di backmasking, durante la sua campagna presidenziale. - Purtroppo con messaggi luciferini.
Il controllo mentale è sempre stato il peggiore interesse dei governanti: rendere le persone loro schiave obbedienti e affezionate e trasformarli in contribuenti senza alcun pensiero di ribellione. Così, l'elite è molto interessata a particolari tipi di riproduzione umana nel suo programma di eugenetica - e vuole sbarazzarsi dei geni cattivi / fastidiosi nei programmi di depopolazione e qui e qui e qui. Essi hanno utilizzato con successo il lavaggio del cervello-Igiene Mentale appoggiato dai Rockefeller - in particolare il suo Tavistock Institute e le sue suddivisioni, e la irreggimentazione comunista/fascista delle persone. Hanno ipnotizzato l'Occidente trasformandolo in società del benessere e della ricchezza - lasciando che, gradualmente, i loro media controllati omettessero di riportare qualsiasi cosa che ricordasse una comune identità, storia, cultura e religione – perfino denigrandole. Ma l'elite non sembra essere soddisfatta.
Ora hanno un nuovo mezzo mai visto finora: Tratto da Revolution 2012 di Dieter Broers - ricercatore in neurologia: "Uno dei nostri risultati più sorprendenti è stato che le onde cerebrali dei soggetti partecipanti al test possono essere modificate attraverso l'esposizione del cervello alle onde elettromagnetiche. Abbiamo poi scoperto che potremmo anche controllare le onde cerebrali dei soggetti con l’uso di questi campi, per esempio elevando una frequenza cerebrale da 10 Hz a 12 Hz, utilizzando un campo elettromagnetico esogeno di 12 Hz. I campi di forza specifici e i livelli di intensità dei campi di forza inducono delle percezioni che altrimenti possono essere indotte dalla somministrazione di sostanze psicoattive. Un normale campo geomagnetico ci permette di mantenere un normale stato di coscienza vigile, compreso il nostro senso del tempo, mentre un campo geomagnetico gravemente anormale, o l'assenza di un campo magnetico terrestre, provoca degli stati mentali anormali e uno squilibrio del nostro senso del tempo. In altre parole, l'effetto dei disturbi geomagnetici è molto simile a quello dell’assunzione di droghe allucinogene".
[nota nwo-truthresearch: l'articolo linkato sopra contiene informazioni interessanti mescolate insieme ad altre solo parzialmente condivisibili; si legga piuttosto anche questa affermazione eloquente fatta nello studio scientifico ON THE POSSIBILITY OF DIRECTLY ACCESSING EVERY HUMAN BRAIN BY ELECTROMAGNETIC INDUCTION OF FUNDAMENTAL ALGORITHMS ad opera del preminente scienziato M.A. Persinger della Laurentian University, datato 1995:

"Negli ultimi vent'anni (Persinger, Ludwig, & Ossenkopp, 1973) è emerso un potenziale che era improbabile in passato ma che è ora marginalmente attuabile. Questo potenziale è la capacità tecnica di influenzare direttamente la maggior parte dei circa sei miliardi di cervelli della specie umana senza la mediazione delle modalità sensoriali classiche, mediante la generazione di informazione neurale all'interno di un mezzo fisico entro il quale sono immersi tutti i membri della specie".
Il mezzo al quale si riferisce è l'atmosfera di questo pianeta.]
I Riti Orgiastici.
legati, in Sardegna, al culto delle acque.


 

Estratto dal mio libro: LEGGENDE DI SARDEGNA - IL LIBRO DELLE LEGGENDE
I Riti Orgiastici legati all'acqua, erano praticati dai tempi più remoti anche in Sardegna, come d'altronde in tutto l resto del mondo di allora.
Nella puntata precedente mi sono soffermato a descrivere un rito che ha visto coinvolto il Principe, Sacerdoti e Dignitari, ed il popolo tutto che, festante, alla fine rientra alle proprie abitazioni ed alle abitudini quotidiane.... Ebbene, ma è altrettanto vero che, festività varie, si intersecavano e si alternavano durante tutto l'anno. Le varie occasioni, tra l'altro, offrivano un modo per “evadere” e per distrarsi, tra sacro e profano, e le attività quotidiane che spesso tenevano la gente in un certo stato d'oppressione per il duro lavoro, o perché impegnati in azioni guerresche a difesa della propria terra e della stessa vita.
Le occasioni quindi, di una festività, erano la valvola di sfogo che serviva loro per ritemprarsi come vedremo attraverso il Rito che vado a raccontare.


La Dea Madre e Il Toro

Cerimoniali di vario genere si erano alternati nell'arco di un mese e si erano intensificati nell'ultima settimana in maniera ossessiva tra la Sacra Fonte e la Grotta Santuario che fungeva da tempio sotterraneo... Sacerdoti e Sacerdotesse si alternavano da un luogo all'altro e, soprattutto, sul far della sera, si riunivano nel Santuario per officiare dei riti preliminari alla Grande festa in onore della divinità androgina Toro-Mater, trattenendosi fino all'alba.
Toro e Mater, l'androgina divinità, veniva adorata separatamente durante il resto dell'anno solare, ma, in quel periodo, si riunivano indissolubilmente perché legate da un filo sottile che le fondeva insieme... la rigenerazione.
La fusione delle due entità presupponeva che, nell'atto della copulazione le due forze scatenassero un energia nuova, quella creatrice, la stesa che avrebbe ingravidato le donne apportando poi dei figli che andavano conseguentemente ad allargare la comunità, sebbene già numerosa ma, che perdeva allo stesso tempo numerosi elementi, causa vecchiaia, malattie e guerre, che erano costretti ad affrontare frequentemente.


Il Rito Orgiastico

I riti preparatori all'interno del Santuario preludevano al Grande Rito, alla Grande Festa alla quale si era oramai giunti.
L'immensa caverna era illuminata a giorno da una miriade di fiaccole, il popolo tutto era al suo interno disposto ordinatamente a ridosso delle pareti, in fondo, tra due stalattiti gigantesche un grande altare, di fronte il Grande Sacerdote e la Sacerdotessa attorniati da un nugolo di Vestali le assistenti, completamente nude.


Musici e cantori erano disposti a formare una corona intorno all'altare ed agli officianti, mentre l'immenso antro si saturava di un acre profumo che dissolvendosi diveniva delicatissimo e soave, erano rami freschi di Elicriso e di alloro, quelli che bruciavano lentissimamente sulle braci curate dalla vestali, esse intervenivano ancor prima che le foglie ed i rami bruciassero completamente in modo che l'inebriante profumo respirato dagli astanti procurasse una maggior eccitazione generale.
La musica, da ritmica e cadenzata cresceva sempre più creando una sorta di frenesia incontenibile alimentata per di più dai canti che, da salmodianti, si erano trasformati in evocazioni sempre più eccitanti sessualmente anche per la partecipazione di gruppi di ballerini che si muovevano sinuosamente mimando l'atto sessuale.

La Grotta Santuario era oramai satura del profumo delle erbe, resa quasi irrespirabile dalla mescolanza degli umori misti al sudore che i presenti tutti emanavano copiosamente.. Donne ed uomini erano ornati di corone e ghirlande di mirto e di altre erbe aromatiche che mitigavano in parte l'acro odore del sudore, ma non lo sovrastavano completamente.
Ad un gesto del Gran Sacerdote, ballerini, musici e cantici smisero di colpo insieme alle effusioni dei partecipanti che si ricomponevano alla meglio.

Le vestali portarono sull'altare due bellissime sculture il Toro e la Mater subito prese in consegna dal Gran Sacerdote e dalla Massima Sacerdotessa ordinarono il lavacro delle due figure con l'acqua che stillante dalla volta della caverna traboccava da un immenso bacile di pietra ricavato da una bassa stalagmite che era cresciuta di fronte all'altare. Dopo il lavaggio e le fumigazioni, le due immagini vengono portate in processione tra la gente che si inchina riverente fintanto che riportate e deposte sull'altare, levando le braccia al cielo, entrambi i sacerdoti, danno inizio al baccanale, mentre la vestali dedicate alla sorveglianza del fuoco avevano aggiunto sulle braci ardenti una grossa manciata di strano granuli oltre alle erbe aromatiche.... erano un composto impastato di resine profumate che contenevano sostanze allucinogene.. forse dei funghi.
La musica aveva ripreso e col suo rollio tambureggiante era arrivata al parossismo, il vino e le altre bevande fermentate dai cereali scorreva a fiumi mentre la gente si mescolava in abbracci promiscui nella forma più naturale trasportati in un orgia gigantesca che coinvolgeva assolutamente tutti quanti.
Non esistevano freni inibitori per l'occasione, la droga e l'alcool alimentavano il già presente ed acceso desiderio, i corpi si mescolavano in abbracci innaturali dal momento che erano emerse le caratteristiche animalesche stimolate dalla condizione generale che si era creata per riflesso.
Urla, sospiri, sibili e grugniti si mescolavano in questo rito orgiastico che sembrava non dovesse aver fine tra l'euforia generale incontenibile. A terra, distesi sul pavimento, appoggiati alle pareti ed alle colonne stalatitiche, si mescolavano in un amplesso infinito, creando una bolgia infernale non facilmente descrivibile.

Solo i vecchi erano rimasti nel villaggio, a custodire i bambini più piccoli, mentre donne ed uomini erano tutti presenti alla festa.
Uomini e donne, donne con donne, ragazzini con sacerdoti o con altri uomini, così, come le ragazzine che venivano selezionate in quell'occasione per farne delle vestali o delle assistenti della classe sacerdotale, insomma, quella era un occasione unica per molti versi, pertanto, si partecipava con grande entusiasmo... nessuno escluso.

I rituali preliminari erano incominciati intorno alle dieci della sera e si erano protratti sino a mezzanotte quando si era dato il via alla promiscuità...Il Rito Orgiastico e terminava quando il sole era già alto nel cielo. Solo dopo aver smaltito la sbornia colossale procurata dall'alcol e le droghe, ancora barcollanti per la stanchezza si rientrava finalmente a casa,

Si presume che il rito prevedesse l'accoppiamento carnale tra il sacerdote e la sacerdotessa quali rappresentanti delle due divinità che seppur adorate separatamente, in quella circostanza si dovessero riunire nel loro essere primordiale, l'androgino Toro-Mater quale entità primaria dispensatrice della vita.
Riti simili si officiavano in disparate occasioni, presso una fonte ritenuta Sacra, un pozzo, anch'esso sacro, nei templi costruiti appositamente o presso santuari sotterranei come quello appena descritto.


Tali riti erano detti d'Incubazione, cioè, che permettevano di assorbire la forza generatrice della divinità che in tale circostanza la elargiva ai fedeli.

Centinaia o migliaia di altri si sono alternati e mescolati nel tempo fino a scomparire nello scorrere dei secoli, anche se vaghe tracce, sono riscontrabili in periodi e luoghi diversi ancor oggi.

Conclusione

E' il mio più vivo augurio che codesta raccolta di storie e leggende di Sardegna, possa tenere sempre acceso l'interesse per le vicende culturali che la nostra isola ha conservato anche attraverso i racconti popolari, quelli che ci sono stati tramandati oralmente, anche in forma di Leggende.

Il saperne estrapolare l'antica saggezza, quella dei nostri antenati, che fin dalla lontana preistoria hanno incominciato a raccontare delle proprie esperienze a contatto con altre genti, spesso mai viste prima, e dei fenomeni naturali che lo investivano nel corso delle varie epoche, quando pur lottando per la sopravvivenza, non ha mai dimenticato le esperienze vissute, anzi. 
Esperienze che si sono trasformate nel trascorrere del tempo, portate poi di bocca in bocca, sono arrivate sino a noi. Trasformate, è vero, ma cariche di significati lampanti e di verità indiscusse dalle quali si possono trarre, oggi come ieri, antichi e preziosi insegnamenti.

Non mi rimane, quindi, che augurare a tutti i lettori di poter cogliere quanto è più consono ed aggrada ad ogni singolo. Nel nome della sacra memoria.

L'autore.

Pier Paolo Saba

Ipotesi sulle pratiche nei rituali magici della Sardegna: il culto delle acque

Ip

Ipotesi sulle pratiche nei rituali magici della Sardegna: il culto delle acque

di Pier Paolo Saba
Dei quattro Elementi, l’Acqua, è quella sostanza che, in qualche modo li contiene tutti. Quello che potrebbe sembrare un paradosso, riferito al fatto che l’acqua non può contenere il fuoco, è oggi un mito oramai sfatato. dal momento che una recentissima scoperta scientifica ha dimostrato che l’acqua si incendia…
Si l’acqua è infiammabile! Lo afferma uno scienziato americano che dopo la scoperta è stato contattato dall’Alto Comando Militare (USA) affinché collabori strettamente con loro (come sempre). La scoperta è avvenuta in seguito a degli esperimenti in campo Bio-Genetico quando si tentava di bombardare alcune cellule cancerose con le onde radio a bassissima frequenza. Improvvisamente il liquido che le conteneva investito dai raggi delle micro onde, si è letteralmente incendiato bruciando sino a scomparire senza lasciare tracce. Lo strano fenomeno ripetuto più volte. ha attestato che l’acqua, quindi, è infiammabile. Questa inusitata sbalorditiva scoperta, ha sfatato quindi il luogo comune che vuole l’acqua, ignifuga, potendosi trasformare, sì in vapore, ma solo con l’ebollizione. Dal momento che, contrariamente, si è dimostrato che si possa incendiare. L’aspetto paradossale, si dissolve come la stessa acqua usata nell’esperimento, pertanto, come dicevo, questo Elemento contiene in parti “indefinite” tutte le sostanze che lo rende simile, anzi uguale agli altri Tre Elementi. Fin dalle origini, l’Acqua, è stato il veicolo principale che ha creato e permesso la vita.
Questo Elemento indispensabile alla sopravvivenza è quello che fin dai tempi più remoti, l’uomo, ha tenuto nella massima considerazione come un dono divino, al quale lo ha accostato. Naturalmente questo dono prezioso ha contribuito, associandolo ad una divinità, a creare dei riti che si sono poi tramandati alle leggende giungendo fino a nostri tempi. L’Acqua è servita ai lavacri rituali, oltre che all’uso dell’igiene personale, dalla quale ha attinto, per presentarsi dunque puliti e “candidi” innanzi al Dio invocato. A questo punto, è chiaro che si sia creato un culto vero e proprio, un culto che prevede degli obblighi da seguire come rituale specifico. Questo fenomeno che ha catturato la fantasia dell’uomo sin da allora, si è manifestato nel mondo intero sebbene nelle forme più disparate… In ogni latitudine si è osservato che l’uso rituale dell’acqua è stato sempre usato ed un esempio classico moderno, è il Gange, in India. Lo stesso rituale è manifesto nel battesimo Cattolico Cristiano, nel lavaggio dei piedi usato dai Musulmani prima di entrare alla Mecca, ma questi esempi scivolano indietro nel tempo e ci riportano alle antiche culture come la Sumera e Babilonese che, nell’area Medio Orientale, tra il Tigri e l’Eufrate ha coltivato per millenni usi e costumi legati poi indissolubilmente all’acqua che i due grossi fiumi hanno alimentato la vita di quelle genti come la stessa cultura Egizia che attraverso il Nilo, tuttavia non divinizzato, per gli effetti che produceva con il ciclico straripamento delle acque, permetteva la continuità della vita elargita dal Dio – Hapy – ( Hapy; nome del Nilo dalla traduzione geroglifica) che obbligava i suoi sacerdoti ad un rispetto ferreo dei rituali. La casa – tempio del Faraone, era il luogo dove si celebravano i riti legati al Nilo: Nello stesso tempio, era situata una immensa vasca dove il Faraone assistito di sacerdoti officiava ed implorava la divinità affinché soddisfacesse i desideri e le preghiere dei fedeli. Con un sofisticato sistema idraulico, l’acqua del Nilo era portata alla vasca dove periodicamente si eseguivano i riti così officiati: I sacerdoti che facevano corona intorno al Faraone, erano vestiti di una pelle di leopardo posta sopra la tunica bianca, avevano la testa rasata, e quattro volte al giorno purificandosi con i bagni fungevano da intermediari tra i fedeli e la divinità MUT (dea della guerra e delle inondazioni) alla quale si incoccavano. Oltre che in Egitto, lo stesso culto si diffuse poi, in tutto il mondo di allora, approdando a suo tempo a Roma la dove la cultura egizia era stata importata. Roma, multietnica e culturalmente straordinariamente avanzata, era anch’essa legata al culto delle acque come, d’altronde, tutte le città del mondo antico ci riporta in Sardegna, terra dove il culto era piuttosto esteso e praticato sin dagli albori. Oltre 12000 anni fa, alla fine delle glaciazioni, nel Wurmiano, genti provenienti dall’Africa, dalla Spagna e poi dalla Liguria attraverso la Corsica che allora era ancora unita alla Sardegna in un unico “continente” chiamato Tirrenide o Posidonia, così chiamato successivamente dai Greci, queste genti iniziarono a praticare dei riti legati al culto delle acque. Tale culto era collegato alla luna che rifletteva i suoi raggi sull’acqua, creando effetti fantasmagorici che impressionano notevolmente officianti e fedeli, durante il plenilunio nelle notti tra Dicembre e Febbraio, a mezzanotte, quando la luce della luna cade perpendicolare sullo specchio dell’acqua, il riflesso argenteo che risalendo le scale fuoriesce dal pozzo,… lascia immaginare quale impressione potesse creare. (Vedi studi di Edoardo Proverbio, Astronomo, e Carlo Maxia, Archeologo, due ricercatori dell’Università di Cagliari). Dai rilevamenti scientifici così rivelati, prendono finalmente corpo tante leggende legate a questo culto delle quali si può estrarre un compendio su quanto succedeva, allora, durante i riti. L’ imponente mastio di “Santu Antine” è illuminato a giorno, quella, la Regia Sacra dalla quale i Sacerdoti seguiti dal Capotribù, dignitari, militari e popolo tutto in un corteo lunghissimo che si snoda fino al Pozzo Sacro, seguono il Principe. Sebbene il percorso sia brevissimo, il tempo sembra si sia cristallizzato, immobilizzato non passa più.. Il loro incedere è lentissimo nonostante il clima, quella notte, non sia troppo clemente… Il freddo della notte, quello venuto da nordest è molto pungente e graffiante, ma non incide più di tanto sui propositi che sono prefissi per quella notte e già da tempo preannunciati. Al seguito, musici ed officianti salmodianti, tutti con una torcia in mano, sfilando, creano un effetto surreale tale, impressionante e fantastico. Dentro e fuori, il Recinto Sacro antistante Il Pozzo, è gremito di gente che freme nell’attesa e fa da corona in due larghe ali al corteo che si avvicina.
In piedi, un Sacerdote ed alcuni assistenti attendono il corteo con il Principe che assisterà al rito che si compirà tra breve. Un brusio generale si accende e si spegne all’istante alla presenza del capo che ha appena varcato la soglia dell’area sacra….La fissità del suo sguardo volto al pozzo, all’ingresso, si volge improvvisamente al cielo dove la luna con la sua luce splendente illumina gli astanti mentre si avvicina sempre più all’orifizio aperto sulla verticale del pozzo dove lascerà cadere i suoi raggi. A tre metri dal Sacerdote che lo aspetta, il Principe si ferma e si volta verso il suo popolo che intanto si è inginocchiato reverente in segno di rispetto. Alzata la mano destra in segno di saluto e protezione, benedice tutti e voltatosi ancora si pone innanzi all’altare che è stato allestito per l’occasione, altare sul quale, nel frattempo, era stato posto un animale da sacrificare alla Dea Madre, la Luna, che, con i suoi raggi avrebbe rigenerato l’acqua, purificata poi, attraverso il sacrificio che pochi stanti dopo si sarebbe compiuto in onore della divinità.
L’aureo colore del coltello di bronzo balenò per un istante alla luce lunare ed affondò profondamente nel collo della vittima sacrificata, senza proferire un lamento, come fosse cosciente dell’importanza del suo ruolo in quella particolare occasione…Mentre il sangue sgorgava a fiotti, il sacerdote ne raccolse una piccola parte in una ciotola e ne versò alcune gocce nell’acqua del pozzo nell’istante che la luna immergeva i suoi raggi rigeneranti e purificatori sull’acqua tinta di sangue che si dissolse in un istante mentre si compiva il Miracolo. La lama di luce argentea che si stagliò dal pozzo, impressionò notevolmente la moltitudine che aspettava fremente il responso della divinità, la luce fantasmagorica che si stagliò verso il cielo illuminando l’intera area e le genti che aspettavano, le fece esplodere in visibilio con un canto di ringraziamento che preludeva allo sfarzoso banchetto organizzato in precedenza, già qualche giorno prima, nell’attesa che si compisse il miracolo tanto bramato. Alla conclusione del rito, il Principe, seguito dal corteo che lo aveva accompagnato, salutato il popolo tutto ed augurato un felice e prospero futuro… si incamminò per tornare alla regia dove l’intera famiglia a dignitari vari lo aspettavano per fare festa. Intanto la stessa festa si consumava dentro e fuori il Sacro Recinto dove le genti si erano accalcate. Il vino ed altre bevande ricavate da cereali fermentati scorreva a fiumi quella notte, accompagnando le carni che erano state arrostite e bollite poste in una marea di grossi bacili di pietra dove sul fondo, mirto ed altre erbe aromatiche impreziosivano il gusto di quelle pietanze prelibate… Non mancavano formaggi di vario tipo, frutta  fresca e secca, abbondava  insieme al latte freschissimo munto la stessa sera. Non mancavano neanche i pesci ed i frutti di mare di cui erano golosi e per il fatto che il mare poi, non era troppo lontano dalla zona, naturalmente c’erano anche quelli pescati nei fiumi e negli stagni dove abbondavano le anguille, anch’esse prelibatissime. Una festa meravigliosa accompagnata da canti e suoni di tamburi e strumenti a fiato, flauti e Launeddas suonavano ininterrottamente inebriando il pubblico che scioglieva i propri freni inibitori con abbondanti bevute, mentre la notte, seppur freddissima, sembrava non esistesse intanto che scorreva lentissimamente ma, scaldata da enormi falò innalzati per l’occasione e che continuavano ad ardere fin oltre il sorgere dell’alba, un alba nuova, un giorno nuovo carico di buoni auspici portati dall’evento miracoloso verificatosi nell’istante del sacrificio, in quella notte appena trascorsa. Appagati, finalmente, gradualmente tornarono tutti alle loro capanne.






Dei quattro Elementi, l’Acqua, è quella sostanza che, in qualche modo li contiene tutti. Quello che potrebbe sembrare un paradosso, riferito al fatto che l’acqua non può contenere il fuoco, è oggi un mito oramai sfatato. dal momento che una recentissima scoperta scientifica ha dimostrato che l’acqua si incendia…
Si l’acqua è infiammabile! Lo afferma uno scienziato americano che dopo la scoperta è stato contattato dall’Alto Comando Militare (USA) affinché collabori strettamente con loro (come sempre). La scoperta è avvenuta in seguito a degli esperimenti in campo Bio-Genetico quando si tentava di bombardare alcune cellule cancerose con le onde radio a bassissima frequenza. Improvvisamente il liquido che le conteneva investito dai raggi delle micro onde, si è letteralmente incendiato bruciando sino a scomparire senza lasciare tracce. Lo strano fenomeno ripetuto più volte. ha attestato che l’acqua, quindi, è infiammabile. Questa inusitata sbalorditiva scoperta, ha sfatato quindi il luogo comune che vuole l’acqua, ignifuga, potendosi trasformare, sì in vapore, ma solo con l’ebollizione. Dal momento che, contrariamente, si è dimostrato che si possa incendiare. L’aspetto paradossale, si dissolve come la stessa acqua usata nell’esperimento, pertanto, come dicevo, questo Elemento contiene in parti “indefinite” tutte le sostanze che lo rende simile, anzi uguale agli altri Tre Elementi. Fin dalle origini, l’Acqua, è stato il veicolo principale che ha creato e permesso la vita.
Questo Elemento indispensabile alla sopravvivenza è quello che fin dai tempi più remoti, l’uomo, ha tenuto nella massima considerazione come un dono divino, al quale lo ha accostato. Naturalmente questo dono prezioso ha contribuito, associandolo ad una divinità, a creare dei riti che si sono poi tramandati alle leggende giungendo fino a nostri tempi. L’Acqua è servita ai lavacri rituali, oltre che all’uso dell’igiene personale, dalla quale ha attinto, per presentarsi dunque puliti e “candidi” innanzi al Dio invocato. A questo punto, è chiaro che si sia creato un culto vero e proprio, un culto che prevede degli obblighi da seguire come rituale specifico. Questo fenomeno che ha catturato la fantasia dell’uomo sin da allora, si è manifestato nel mondo intero sebbene nelle forme più disparate… In ogni latitudine si è osservato che l’uso rituale dell’acqua è stato sempre usato ed un esempio classico moderno, è il Gange, in India. Lo stesso rituale è manifesto nel battesimo Cattolico Cristiano, nel lavaggio dei piedi usato dai Musulmani prima di entrare alla Mecca, ma questi esempi scivolano indietro nel tempo e ci riportano alle antiche culture come la Sumera e Babilonese che, nell’area Medio Orientale, tra il Tigri e l’Eufrate ha coltivato per millenni usi e costumi legati poi indissolubilmente all’acqua che i due grossi fiumi hanno alimentato la vita di quelle genti come la stessa cultura Egizia che attraverso il Nilo, tuttavia non divinizzato, per gli effetti che produceva con il ciclico straripamento delle acque, permetteva la continuità della vita elargita dal Dio – Hapy – ( Hapy; nome del Nilo dalla traduzione geroglifica) che obbligava i suoi sacerdoti ad un rispetto ferreo dei rituali. La casa – tempio del Faraone, era il luogo dove si celebravano i riti legati al Nilo: Nello stesso tempio, era situata una immensa vasca dove il Faraone assistito di sacerdoti officiava ed implorava la divinità affinché soddisfacesse i desideri e le preghiere dei fedeli. Con un sofisticato sistema idraulico, l’acqua del Nilo era portata alla vasca dove periodicamente si eseguivano i riti così officiati: I sacerdoti che facevano corona intorno al Faraone, erano vestiti di una pelle di leopardo posta sopra la tunica bianca, avevano la testa rasata, e quattro volte al giorno purificandosi con i bagni fungevano da intermediari tra i fedeli e la divinità MUT (dea della guerra e delle inondazioni) alla quale si incoccavano. Oltre che in Egitto, lo stesso culto si diffuse poi, in tutto il mondo di allora, approdando a suo tempo a Roma la dove la cultura egizia era stata importata. Roma, multietnica e culturalmente straordinariamente avanzata, era anch’essa legata al culto delle acque come, d’altronde, tutte le città del mondo antico ci riporta in Sardegna, terra dove il culto era piuttosto esteso e praticato sin dagli albori. Oltre 12000 anni fa, alla fine delle glaciazioni, nel Wurmiano, genti provenienti dall’Africa, dalla Spagna e poi dalla Liguria attraverso la Corsica che allora era ancora unita alla Sardegna in un unico “continente” chiamato Tirrenide o Posidonia, così chiamato successivamente dai Greci, queste genti iniziarono a praticare dei riti legati al culto delle acque. Tale culto era collegato alla luna che rifletteva i suoi raggi sull’acqua, creando effetti fantasmagorici che impressionano notevolmente officianti e fedeli, durante il plenilunio nelle notti tra Dicembre e Febbraio, a mezzanotte, quando la luce della luna cade perpendicolare sullo specchio dell’acqua, il riflesso argenteo che risalendo le scale fuoriesce dal pozzo,… lascia immaginare quale impressione potesse creare. (Vedi studi di Edoardo Proverbio, Astronomo, e Carlo Maxia, Archeologo, due ricercatori dell’Università di Cagliari). Dai rilevamenti scientifici così rivelati, prendono finalmente corpo tante leggende legate a questo culto delle quali si può estrarre un compendio su quanto succedeva, allora, durante i riti. L’ imponente mastio di “Santu Antine” è illuminato a giorno, quella, la Regia Sacra dalla quale i Sacerdoti seguiti dal Capotribù, dignitari, militari e popolo tutto in un corteo lunghissimo che si snoda fino al Pozzo Sacro, seguono il Principe. Sebbene il percorso sia brevissimo, il tempo sembra si sia cristallizzato, immobilizzato non passa più.. Il loro incedere è lentissimo nonostante il clima, quella notte, non sia troppo clemente… Il freddo della notte, quello venuto da nordest è molto pungente e graffiante, ma non incide più di tanto sui propositi che sono prefissi per quella notte e già da tempo preannunciati. Al seguito, musici ed officianti salmodianti, tutti con una torcia in mano, sfilando, creano un effetto surreale tale, impressionante e fantastico. Dentro e fuori, il Recinto Sacro antistante Il Pozzo, è gremito di gente che freme nell’attesa e fa da corona in due larghe ali al corteo che si avvicina.
In piedi, un Sacerdote ed alcuni assistenti attendono il corteo con il Principe che assisterà al rito che si compirà tra breve. Un brusio generale si accende e si spegne all’istante alla presenza del capo che ha appena varcato la soglia dell’area sacra….La fissità del suo sguardo volto al pozzo, all’ingresso, si volge improvvisamente al cielo dove la luna con la sua luce splendente illumina gli astanti mentre si avvicina sempre più all’orifizio aperto sulla verticale del pozzo dove lascerà cadere i suoi raggi. A tre metri dal Sacerdote che lo aspetta, il Principe si ferma e si volta verso il suo popolo che intanto si è inginocchiato reverente in segno di rispetto. Alzata la mano destra in segno di saluto e protezione, benedice tutti e voltatosi ancora si pone innanzi all’altare che è stato allestito per l’occasione, altare sul quale, nel frattempo, era stato posto un animale da sacrificare alla Dea Madre, la Luna, che, con i suoi raggi avrebbe rigenerato l’acqua, purificata poi, attraverso il sacrificio che pochi stanti dopo si sarebbe compiuto in onore della divinità.
L’aureo colore del coltello di bronzo balenò per un istante alla luce lunare ed affondò profondamente nel collo della vittima sacrificata, senza proferire un lamento, come fosse cosciente dell’importanza del suo ruolo in quella particolare occasione…Mentre il sangue sgorgava a fiotti, il sacerdote ne raccolse una piccola parte in una ciotola e ne versò alcune gocce nell’acqua del pozzo nell’istante che la luna immergeva i suoi raggi rigeneranti e purificatori sull’acqua tinta di sangue che si dissolse in un istante mentre si compiva il Miracolo. La lama di luce argentea che si stagliò dal pozzo, impressionò notevolmente la moltitudine che aspettava fremente il responso della divinità, la luce fantasmagorica che si stagliò verso il cielo illuminando l’intera area e le genti che aspettavano, le fece esplodere in visibilio con un canto di ringraziamento che preludeva allo sfarzoso banchetto organizzato in precedenza, già qualche giorno prima, nell’attesa che si compisse il miracolo tanto bramato. Alla conclusione del rito, il Principe, seguito dal corteo che lo aveva accompagnato, salutato il popolo tutto ed augurato un felice e prospero futuro… si incamminò per tornare alla regia dove l’intera famiglia a dignitari vari lo aspettavano per fare festa. Intanto la stessa festa si consumava dentro e fuori il Sacro Recinto dove le genti si erano accalcate. Il vino ed altre bevande ricavate da cereali fermentati scorreva a fiumi quella notte, accompagnando le carni che erano state arrostite e bollite poste in una marea di grossi bacili di pietra dove sul fondo, mirto ed altre erbe aromatiche impreziosivano il gusto di quelle pietanze prelibate… Non mancavano formaggi di vario tipo, frutta  fresca e secca, abbondava  insieme al latte freschissimo munto la stessa sera. Non mancavano neanche i pesci ed i frutti di mare di cui erano golosi e per il fatto che il mare poi, non era troppo lontano dalla zona, naturalmente c’erano anche quelli pescati nei fiumi e negli stagni dove abbondavano le anguille, anch’esse prelibatissime. Una festa meravigliosa accompagnata da canti e suoni di tamburi e strumenti a fiato, flauti e Launeddas suonavano ininterrottamente inebriando il pubblico che scioglieva i propri freni inibitori con abbondanti bevute, mentre la notte, seppur freddissima, sembrava non esistesse intanto che scorreva lentissimamente ma, scaldata da enormi falò innalzati per l’occasione e che continuavano ad ardere fin oltre il sorgere dell’alba, un alba nuova, un giorno nuovo carico di buoni auspici portati dall’evento miracoloso verificatosi nell’istante del sacrificio, in quella notte appena trascorsa. Appagati, finalmente, gradualmente tornarono tutti alle loro capanne.

Ipotesi sulle pratiche nei rituali magici della Sardegna: il culto delle acque