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martedì 7 febbraio 2012

NO GALSI! L'indignazione di un Sardo incazzato

NO GALSI... LA SARDEGNA ...NON E' TERRA DI CONQUISTA

pubblicata da Pier Paolo Saba il giorno venerdì 23 dicembre 2011 alle ore 11.52
SARDEGNA!
...  e… GALSI.

Orrendamente sfigurata da una ferita inferta alla sua immagine orografica, agonizzante, nel suo stato fisiologico e psicologico, rischia di morire a causa di una cancrena che velenosamente la attraverserà in tutta la sua figura.
A procurarle l’orrida ferita, tra la l’indifferenza alienante di un altissima percentuale di popolazione, è la GALSI, la sedicente figura che da diversi anni si è imposta come padrona incontrastata sul territorio Nazionale, rivendicando (?) l’egemonia su un atavica terra ricca di memoria storica e culturale da far invidia al mondi intero, con la scusante di apportare un nuovo lifting a codesta Terra che non abbisogna affatto di interventi di chirurgia estetica, che la deturperebbe irrimediabilmente e, tantomeno, di essere imbellettata secondo un progetto, che altererà la sua struttura  fisiomorfologica, costituita da una miriade di caratteristiche che la rendono come una donna, la Mater Mediterranea, adornata mirabilmente dalla natura, in una splendida figura senza pari.

La tragedia sta per compiersi, e l’arma utilizzata per l’occasione viene fornita da perfidi individui che incuranti della grida lamentose dei propri figli inermi, non si curano affatto dello strazio di costoro. La Mater sta per essere sfregiata, e Roma, colei che dovrebbe averla nel cuore, invece, se la ride allegramente perché sa che la concessione di un simile intervento apporterà una valanga di denari alle casse di uno Stato che, sprezzante ed indifferente, “svende” un patrimonio mondiale che finirà nelle tasche di un manipolo di individui non meglio classificabili, in previsione di un più grave stato di cose che stanno precipitando sempre più in basso, cioè in un orrido e fetido precipizio dal quale non si potrà più risalire.
            Grazie Italia! Grazie Roma, per averci riservato una si triste fine dopo averci torturato ignobilmente. 
Averci “regalato” alla Galsi non ci onora per niente.
Noi Sardi, non siamo merce da scambiare o svendere per trenta danari.
Il nostro orgoglio non può e non deve essere commisurato agli introiti dei Vostri portafogli.
Ad impedircelo, una cultura plurimillenaria che ci contraddistingue e che ha testimonianze storiche ed archeologiche che vanno oltre quella Egizia, Cicladica o Mesopotamica.
La nostra storia ha riscontri tangibili con quella di molti popoli dell’area mesoamericana,  ed altrettanti testimoniabili nell’intero globo terrestre.
 A questo punto, credete di poter deturpare impunemente il nostro aspetto, la nostra cultura e la nostra storia?
No! Non lo permetteremo. Ci opporremo con tutte le forze.

Da sempre avete sguazzato in lungo ed in largo, senza aver mai chiesto assolutamente nulla su eventuali pareri ed interessi comuni.

Dalla memoria storica “recente”, dalla Monarchia Savoia siamo passati alla rivoluzione che ha creato la Repubblica Italiana, e dove la Sardegna è sempre stata in prima linea, allora come oggi negli scenari di guerra, quali emblematici portatori di pace. Tutto questo evidentemente non conta.

Il vassallaggio plurimillenario, a cui la nostra terra é costretta, é la vergogna più triste che il Popolo Sardo deve subire ancora una volta, volente o nolente, secondo gli oligarchi mondiali che han costituito un ennesimo cartello speculativo a nostro danno. Infatti, non basta evidentemente, il caso Quirra coi sui mefitici veleni, uranio alla base, e quelle stramaledette scie chimiche che, oltre che ammorbare l'aria, continuano a distribuire morte certa non solo agli abitanti della stessa zona,
bensì a tutti gli isolani che sono costretti a respirare mangiare e bere gli stessi veleni.
Galsi, quindi, si aggiunge quale ultimo prodotto di un amalgama di individui, che ben sanno a cosa mirano...
L’ostinarsi ad usare il Gas, come il petrolio, ed una miriade di altre fonti energetiche alternative come l’eolico o il solare, non produce di certo quanto l’uomo desidera ed aspetta di poter usufruire. In verità esiste una fonte energetica pressoché perpetua e si chiama Idrogeno.
Questa sostanza, esiste libera in natura, ed ha una concentrazione massima nell’acqua dalla quale può esser ricavata ed usata.
Si sappia che tale elemento è innocuo a livello di inquinamento. Infatti non produce alcun residuo velenoso e, dal momento che viene bruciato per produrre energia, esso si trasforma in vapore che sale in aria trasformandosi in nuvole e conseguentemente in pioggia, pertanto avremo un riciclo continuo, inarrestabile… perpetuo. Un ciclo estremamente naturale che apporterà solo beneficio.
Lo stesso che potrebbe essere usato anche nelle zone desertiche come nel Sahara ad esempio, ed in tante altre parti del mondo dove l’acqua è carente o totalmente assente.
Un beneficio di cui l’intera umanità potrebbe godere se lo si volesse veramente.
Si creerebbero dei paradisi veri e propri, verdi e talmente rigogliosi dove coltivar di tutto.
Si cancellerebbe una volta per tutte la fame di cui il mondo soffre a causa delle speculazioni di certuni che, egoisticamente invece, rivelano di esser degli esaltati che comanderanno il mondo, come fanno già ora, asservendolo al loro egemonico dominio. Essi hanno costituito cartelli speculativi finanziari legati alle banche di cui son padroni alla base, ed altri organismi mirati alla disinformazione col fine ultimo di mantenere le genti nell’ignoranza, per poterla usare  a piacimento.

La paura di costoro, è che l’uso dell’Idrogeno appiattisca la bramosia del denaro di cui si nutrono come maiali affamati e senza tale supporto la loro presenza cada inesorabilmente, cancellando definitivamente la loro supremazia e la sconfinata, omnia inumana potenza.

 ORA BASTA!
Bisogna che la gente si svegli e non accetti a nessun costo che la nostra isola venga deturpata irrimediabilmente come risulta dal progetto Galsi. Ovviamente, sottolineo, approvando quanto già scritto da Gianni Ruggeri - Vice Segretario Nazionale, lo scempio che verrà creato a danno della nostra remota cultura, in tema archeologia e degli incommensurabili tesori che la nostra terra ancora conserva gelosamente.. gli stessi che un giorno non molto lontano verranno alla luce, rivelando l'atavica natura ribelle e combattiva che i Sardi hanno rivelato ancor quando erano chiamati SHRD, il remoto popolo d'origine Atlantidea che a suo tempo ha distribuito la cultura e la civiltà nel mondo di allora, giusto partendo dalla terra primigenia che si chiamava Tirrenide.
Per questo, chiamo a raccolta tutti coloro che nella Sardità si riconoscono davvero, al fine di slegarci dalla schiavitù nella quale ci hanno impastoiato.
Avevano ragione gli Spagnoli quando dicevano che i Sardi erano considerati pochi, matti e disuniti... Questa è l'ennesima conferma dello stramaledetto campanilismo che ci ostiniamo  a sostenere.
 Cambieremo mai? Questo è il dilemma!
Oramai credo non  ci sia più nulla da fare… Il male peggiore si annida infido e dilagante, nonostante i secoli ed i millenni trascorsi, nel nostro DNA… Peccato… Avremo potuto vantare ancora una volta, sempre a testa alta, tutto il nostro orgoglio  d’esser Sardi , un popolo ed una terra, che nella sua unicità si distingue nel mondo intero.

Sardi nell’Isola e nel mondo intero. Uniamoci, finalmente, per riscattare la nostra essenza primordiale. Essenza che si trova nelle radici primordiali e che possiamo riesumare fieri di averla riconquistata.
NO GALSI!
W LA SARDEGNA! !!!!!!!!!!!!
Per vedere un video scioccante, andate e vedere il seguente link.
Qualora non si aprisse automaticamente, copiatelo sula barra della ricerca di Google.
 http://www.youtube.com/watch?v=qLlWMJHb_Zo
Buona visione

...Il sangue non é acqua! Per questo amo la mia Terra con tutta la mia anima.
Questo nuraghe . simbolo di una cultura che si perde nella memoria del tempo... sia simbolo di riscossa contro l'egemonia dei presunti padroni

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